La Ragazza del Sabato Sera –
Erika Checchin
PERSONAGGI:
Anna, protagonista,una
giovane ragazza ventenne che si occupa di fare da babysitter alla coppia il
sabato sera.
Uomo, uomo
sulla quarantina, gentile e sorridente.
Donna,
donna sulla quarantina, con fare distratto e un po' assente.
Amica di Anna, si sentirà solo la sua voce, è una voce di ragazza
giovane.
Scena I:
La scena inizia in un salotto,la coppia si
trova sottobraccio sull'uscio della porta mentre Anna si trova difronte a loro
spostata più verso il centro della stanza.
Donna (rivolgendosi ad Anna):
“Allora ci vediamo dopo,come sempre.”
Uomo(sorridendo e rivolgendosi ad Anna):
“Si certo, questa sera usciamo a prendere un aperitivo con degli amici qui
vicino. siamo ad una ventina di minuti da qua quindi non si preoccupi,non torniamo tardi.”
Anna: “Si certo,certo, non si
preoccupi, vi aspetto senza problemi.”
Uomo(rivolgendosi ad Anna e sempre
sorridendo): “La pupa dorme,non si preoccupi signorina
Anna, guardi la televisione,si metta su un disco, legga un libro o una rivista,
sa dove trovare tutto,no?”
Anna(con fare nervoso e agitato):
“Ma certo.Grazie. Buona Serata . A più tardi.
Uomo (uscendo dalla casa accompagnato dalla
moglie): E davvero,stia tranquilla,la bambina dorme come un sasso,come sempre.”
Scambio di sguardi tra Anna e l'uomo, lui sorride.
La porta si chiude davanti ad Anna e si sentono le risate della coppia al di
fuori della porta. La scena è accompagnata da una musica di extra diegetica
serena.
Scena II:
Anna cammina per il salotto, ci sono librerie
da un lato e scaffali con oggetti vari e CDs dall'altro,due poltrone ,un tavolo
con sopra delle bottiglie e alcuni bicchieri, una televisione.
Si avvicina alla finestra e riceve una
chiamata. La scena è accompagnata da una musica diegetica provienente da un
registratore.
Voce dell'amica di Anna:
“Ciao Anna!”
Anna: “Ciao, come sta andando la
serata?”
Amica: “Tutto bene, ci stiamo
divertendo. Tu?”
Anna: “Come sempre, sarà un
altro sabato sera identico ai 10 appena passati. Loro sono fuori a divertirsi e
io sono qui a fare nulla perchè la bambina è come se non ci fosse, non piange
mai, non si sente mai.”
Amica: “Ma Anna, io ancora non
capisco chi te lo faccia fare di passare tutti i sabati così.”
Anna: “Mi servono soldi, in
qualche modo devo cavarmela in questo mondo, lo sai.”
Amica: “Lo so, lo so, e lui? Come
si è comporato stasera? Ci sono novità?”
Anna: “Solita storia, mi
guarda, mi sorride e io mi sciolgo. Per me una sua parola, un suo gesto, un suo
saluto significano mille cose.”
Amica : “Sai come la penso, per me
rimane un quarantenne che si diverte a mettere un brivido in una ragazza troppo
giovane per lui.”
Anna: “Ma lo so,non succederà
mai nulla, non preoccuparti.”
Amica: “Va bene dai, fammi sapere
poi come va.”
Anna: “Certo, ma sarà come al
solito, loro rientreranno stirati,stanchi, di malavoglia l'uno contro l'altro,
senza raccontarmi nulla della serata e allora io dopo che mi avranno pagata,
scapperò giù dalle scale balbettando qualche saluto.”
Amica: “Hanno qualcosa di strano
quei due,chissà cosa li riduce ad essere così ogni volta che rientrano a casa”.
Anna(ridendo):
“Ah boh, di certo non litigano per me, ci sentiamo dopo, buon proseguimento.”
Amica: “A dopo”.
Scena III:
Anna si allontana dalla finestra e si siede
su una delle due poltrone. Inizia a guardarsi attorno con fare annoiato e
pensieroso.
Prende un libro dal tavolo e inizia a
sfogliarlo finchè vi trova una fotografia dell'uomo da bambino, la guarda
sorridendo per poi rimetterla nel libro e riappogiarlo sul tavolo.
Anna guarda l'orologio e poi il telefono,
prende il telefono dal tavolo e lo avvicina a lei.
Il telefono inizia a squillare subito dopo.
La scena è accompagnata da una musica extra diegetica di tipo nostalgico.
Voce di lui(con fare divertito):
“Salve Anna,come sta andando la serata?”
Anna: “Bene.Grazie.”
Lui: “Ma non sento niente,
metta su un disco,si diverta, la pupa non si sveglia! Noi arriviamo tra una
mezzora.”
Anna: “Sì,certo, grazie”.
Lui: “A tra poco.”
Anna: “A tra poco.”
Anna riattacca il telefono e sbuffando si
mette una mano sulla fronte.
Scena IV:
Anna cammina nervosa per la stanza, finchè
sente un rumore proveniente dalla stanza accanto. Bloccandosi nel mezzo della
stanza, tende l'orecchio.
Si sposta verso il corridoio e giunge
difronte ad una porta.
Anna apre la porta. La stanza è disordinata,
ci sono libri per terra, giornali, un armadio aperto e numerosi medicinali su
un tavolo. Richiude la porta e apre quella successiva.
Anna entra nella stanza della bambina, ci
sono giochi e scatole.
Il letto della bambina è in un angolo.Anna si
avvicina al letto per guardare la bambina.
Tocca il cuscino e scopre la testa di una
bambola che si gira di colpo.
Anna si ritrae e scappa dalla stanza.
Anna (pensando a voce alta e ripetendo la
stessa frase più volte) : Io me ne vado, queste cose non sono
possibili, sono due pazzi.
Anna prende il cappotto dal salotto e scende,
scappando, dalle scale del palazzo.
L'intera scena è accompagnata da una musica
extradiegetica che porta lo spettatore a provare ansia, partirà dunque lenta
per arrivare più veloce nel momento in cui Anna scopre la bambola e in cui
scappa dall'appartamento.