La Ragazza del Sabato Sera- Giada Bianchi
SCENA 1
Interno. Sulla porta di casa.
Notte
Moglie, annoiata con vestito bianco. Marito fuma una
sigaretta. Anna in piedi rivolta verso la coppia.
Moglie in modo irritato “Allora.
D’accordo come sempre. Come tutti i sabati.”
Marito gentilmente “La piccola dorme, non si preoccupi
signorina Anna, guardi la televisione
(indicando lo schermo del televisore), si metta su un
disco… (indicando il giradischi) comunque stia tranquilla, la piccola non
disturba”
Anna imbarazzata “Va bene grazie
mille, Buona serata e divertitevi”
Marito e moglie escono dalla
porta di casa
SCENA 2
Interno del salotto.
Anna chiude la porta, si appoggia con la schiena alla porta
ridacchiando. Si incammina poi verso il salotto osservando ciò che la circonda:
i libri accatastati sui mobili in modo disordinato, i posa ceneri pieni, i
tappeti sporchi. Anna osserva il tavolo da lavoro completamente nascosto da
carte e riviste di ingegneria.
Anna “Quella non gli porta rispetto,
il tavolo non dovrebbe lasciarglielo così. Non si rende nemmeno conto della
fortuna che le è capitata.” Si siede sulla poltrona.
Anna “Questo odore di Vermut poi
è insopportabile, non fa altro che bere.” (si alza e va ad aprire la finestra).
“Per di più è sempre lui che si preoccupa per la bambina. Probabilmente è
l’unica ragione che li tiene ancora insieme. Non si merita un uomo così.”(Si
risiede sulla poltrona, si accende una sigaretta e inizia a fumare) “Uno di
questi sabati, Anna, glielo devi dire. Non puoi più tenertelo dentro e poi si
capisce che anche lui prova qualcosa. O magari si prende solo gioco di una
ragazzina di vent’anni. Non importa…”
Anna prende un libro e inizia a
sfogliarlo e squilla il telefono
SCENA 3
Interno casa.
Marito ubriaco (voce esterna)
“Come va? Tutto bene? Perché sta zitta? La piccola non si sveglia, lo sa…
Arriviamo tra mezz’ora.”
Anna “Va bene, grazie”
Marito “Si certo, bene. Bene, a
tra poco”
Finisce la telefonata, Anna
riaggancia il telefono e riprende a leggere il libro.
SCENA 4
Interno casa. Corridoio
Sente un rumore indistinto, si
alza dalla poltrona e si dirige verso il corridoio, cerca l’interruttore,
accende la luce. Il corridoio ha una porta sul lato sinistro e due sul lato
destro. Apre la prima porta di destra e vede la camera da letto disordinata,
come il salotto, con due letti separati. Apre la porta di sinistra ed esce un
gatto miagolando. La stanza è illuminata da una luce esterna. Anna entra nella stanza
semibuia dove riconosce giocattoli e fotografie della bambina. Avanza fino ad
arrivare al lettino della bambina. Si allunga per scoprire il viso della
bambina dal lenzuolo, sfiorandole la guancia. La testa si gira scoprendo il
viso di una bambola che spalanca le palpebre mostrando gli occhi scuri di
vetro.
Anna urla.
La bambola ripiega la testa
chiudendo le palpebre.
SCENA 5
Interno casa. Salotto
Anna esce dalla stanza tremando e ritorna verso la poltrona
senza sedersi dove si accende un’altra sigaretta.
Anna “Ma a cosa serve tutto questo? Le telefonate, le
raccomandazioni… e io a cosa servo qui?
Devo andarmene… Dovrò dirlo a
qualcuno… o forse meglio di no… dov’è il cappotto?” (prende il capotto, esce
chiudendo la porta ma lasciando le luci accese, scende di corse le scale)
SCENA 6
Interno. Pianerottolo e scale
Mentre scende le scale si ferma. Anna guarda verso la porta
dell’appartamento.
Anna “Ma come è possibile?”
Esce dal portone e attraversa la
strada. Si ferma sul marciapiede per riprendere fiato guardando verso la
finestra. Si sistema il cappotto per ripararsi dalla lieve pioggia e riprende a
correre.
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