La
pioggia batteva in modo cadenzato sulle finestre del palazzo reale, mentre il
vento faceva oscillare vivacemente gli alberi dei giardini ben curati. Così era
il clima di quella mattina di metà marzo al palazzo della città di Molto Molto
Lontano, dove viveva l'anziana e bella regina Raperonzolo. Ella aveva trascorso
la tutta la sua vita di sovrana al fianco del buon marito Edoardo: il regno
aveva avuto alti e bassi a causa di alcune guerre, ma il re era sempre riuscito
a mantenere la governabilità e le promesse fatte al padre.
Ora,
però, il sovrano, raggiunta una certa età, aveva deciso di abdicare in favore
del figlio maggiore Federico che necessitava al più presto di un' aggraziata
fanciulla degna dell'erede al trono. Raperonzolo aveva notato che gli occhi del
principe durante il loro ultimo viaggio di rappresentanza si erano rivolti con
particolare fervore a Ludovica, la dolce dama di compagnia di Ginevra,
principessa del regno. La donna decise quindi di parlare con il marito di
questi presentimenti ricevendo la seguente risposta: "Moglie mia, nostro
figlio Federico non sposerà una donna qualunque, tantomeno una popolana. Egli
deve prendere in moglie una nobile; per esempio, la figlia del re di Genovia
sarebbe perfetta per lui.". La regina contestò il marito dicendo:
"Mio amato, voi avete sposato me ed io non ero affatto istruita per diventare
una sovrana: vostro padre lo accettò e fu anche molto contento.". Ma il re
non demorse e spiegò le sue ragioni: "Raperonzolo, il principe necessita
di alleanze militari per vivere in pace e armonia con gli stati circostanti.
Facciamo un patto: egli conoscerà le principesse dei regni confinanti e, se non
troverà una donna che farà al caso suo, potrà esporci la sua opinione.".
Nei
giorni a venire il principe conobbe varie nobili fanciulle in compagnia della
famiglia, però solo una damigella attirò particolarmente la sua attenzione:
ella era la principessa Maddalena della casata dei Neuesleben, una giovane
bellissima e molto interessante, dai bei modi di fare e dallo sguardo vivace.
Le fu chiesto di rimanere a palazzo alcuni giorni per approfondire la
conoscenza dell'erede al trono e felicemente accettò: apparivano molto
affiatati come possibile coppia, eppure Federico notava che la donna al suo
fianco non era quella giusta per lui.
Una
notte, durante il soggiorno della principessa Maddalena, il principe si recò presso
le stanze che la sorella condivideva con Ludovica: essi parlarono, risero, si
conobbero meglio e capirono che la notte cha avevano passato insieme non era
stata un errore dettato solamente dalla passione, ma significava molto di più.
Una volta tornato nelle sue stanze il principe meditò sulle scelte da
intraprendere e all'alba del giorno successivo, prima di prepararsi per
l'addestramento mattutino, prese la decisione di interrompere il fidanzamento
con Maddalena e di chiedere a Ludovica di sposarlo.
La
regina Raperonzolo nell'ultimo periodo si era accorta di un cambiamento nello
stato di salute della dama di compagnia della figlia, così le domandò come si
sentisse e la risposta confermò le sue teorie: "Regina, buongiorno! Ho
solo alcune nausee mattutine nell'ultimo periodo, ma mi riprenderò in tempi
brevi. Non vi preoccupate", Raperonzolo allora le disse: "Cara, io
credo proprio che tu sia incinta: hai lo stesso aspetto che avevo io quando
aspettavo Federico e Ginevra...". La ragazza boccheggiava in cerca di
aria quando correndo sopraggiunse il
principe che era riuscito a convincere il padre delle sue decisioni.
Egli
disse: "Ludovica, io devo dirti che... che sono innamorato di te fin dal
primo momento in cui i miei occhi hanno incontrato i tuoi. Sono innamorato di
te perché tutto ciò che mi spinge ad odiarti, in realtà, mi spinge ad amarti.
Quindi rendi felice il ragazzo che sono, non il principe Filippo, ed accetta di
sposarmi."
La
ragazza senza parole, annuì, gli tese la mano e gli disse: "Ti farò felice
quanto tu hai reso felice me". Filippo la guardò sbalordito e, con le
lacrime agli occhi, lei disse: "Sono incinta". Egli la fece
volteggiare in aria felicemente e poi abbracciarono entrambi Raperonzolo.
Caterina Bergantin
Caterina Bergantin
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