venerdì 19 maggio 2017

Analisi e confronto fra libro e film: Il Buio e il Miele


“Il buio e il miele” – analisi e confronto libro-film



CAPITOLO 8

Libro:

·         Inizio: Fausto e Vincenzo parlano sul terrazzo; Ciccio li sta guardando dall'interno della casa.

·         Descrizione della camera da letto e della casa

·         Soldato: non molto legato a Ciccio; gli mostra la camera e spiega che la cameriera che prima viveva lì se n’era andata la mattina stessa, ma non sa il motivo

·         Descrizione di Vincenzo (comportamento) e ironia ("almeno le mani lui ce le ha tutte e due")

·         Ciccio: molte riflessioni à si sente prigioniero di un mondo che non gli corrisponde e non lo fa sentire a suo agio; desiderio di fuga ma non riesce ad attuarlo.

·         Ciccio sente il tenente dire che ha il coraggio ma ha molta  paura.

·         Descrizione del tenente: voce

·         Descrizione della città e del mare di notte

·         Dopo cena à arrivo delle ragazze: Ines, Candida, Michelina e Sara. Sono molto vivaci e giocose. Fausto le vede già donne, mentre Vincenzo le considera ancora delle ragazzine.

·         Descrizione del tenente: viso

·         Tenente: molto stanco e ha mal di testa

·         Le ragazze prendono in giro i sentimenti che Sara prova per Fausto

·         Gioco: Moscacieca.

·         Dialogo tra Sara e Fausto: parlano dell’università. Fausto è freddo con lei, ma alcune volte cede a un briciolo di tenerezza.

·         Brindisi: piccolo momento di felicità; poi Fausto ritorna adessere scontroso.

·         Sara: molto temeraria e non le interessano le opinioni altrui

·         Durante la notte: Ciccio sente i singhiozzi e poi il pianto del tenente (bagno, corridoio) à UDITO



Film:

·         Inizio: pranzo dal tenente; sono presenti anche le ragazze.

·         Vincenzo vuole regolare il conto con la madre di Sara per i pasti che gli cucina; Sara non capisce perché, non è ancora arrivata la fine del mese.

·          SOTTOFONDO: navi, porto (ma di debole intensità) à rumori diegetici

·         Soldato: romano, molto aperto e amichevole, per salutare il suo tenete fa un gestaccio; mostra la stanza a Ciccio e  gli spiega il caso della cameriera.

·         Descrizione del Tenente “un po’ stronzo ma è bono” (detto dal soldato)

·         Soldato spiega la  situazione delle ragazze e dell’amore di Sara per Fausto

·         Gioco: moscacieca

·         Ciccio: molto diretto nel dichiarare i propri sentimenti per Sara (“mi piaci tu”)

·         Pensieri Ciccio: “Bel successo ho avuto”

·         Le ragazze fanno finta di andarsene mentre Fausto e Vincenzo cominciano il loro discorso segreto

·         Sara chiede a Ciccio se Fausto gli ha detto il motivo della visita a Napoli e se si è ricordato di lei. à Ciccio le dice che non sa il motivo ma nella valigia aveva una sua foto à Sara è contenta

·         Sara parla con Fausto. Sara chiede la ragione della visita e Fausto gli risponde che deve stare tranquilla e che non è andato a Napoli per niente.

·         Discorso sul vestito

·         Sera; Vincenzo: “Il coraggio ce l’ho. Ma la paura è tanta”. Pensa che Sara sospetti qualcosa. Vincenzo afferma che ormai quelle non sono più ragazze ma “donne sono, donne”.

·         Alba à Vincenzo piange sulla terrazza



In altre scene:

·         Sara sospetta dei continui dialoghi tra Vincenzo e Fausto

·         Discorso università à dopo la festa per Vincenzo e Fausto









Confronto finale:

Analogie:

§       La cameriera se n’è andata la mattina stessa dell’arrivo di Ciccio e Fauso e non si sa il motivo

§       Il soldato mostra a Ciccio la sua camera

§       Ironia

§       Moscacieca

§       Fausto e Vincenzo confabulano per organizzare il suicidio.

§       Frase “donne sono, donne...”



Differenze:

Libro
Film
Ambientazione: Napoli di sera
Ambientazione: Napoli, ora di pranzo
I discorsi tra Fausto e Vincenzo vengono sentiti da Ciccio e successivamente da Sara
Le tre ragazze per giocare tentano di sentire i discorsi tra Fausto e Vincenzo, ma vengono scoperte. Successivamente Sara sentirà qualcosa in merito.
Ciccio: molte riflessioni à si sente prigioniero di un mondo che non gli corrisponde e non lo fa sentire a suo agio; desiderio di fuga ma non riesce ad attuarlo.
Ciccio: meno riflessivo e molto più diretto, temerario.
(es. “mi piaci tu”); ci sono tuttavia delle riflessioni in merito (es. “Bel successo ho avuto”)
Assenza del gestaccio del soldato
Presenza del gestaccio del soldato
Ciccio fa capire ai lettori i sentimenti che prova per Sara in modo indiretto, attraverso parole e gesti
Ciccio dichiara esplicitamente i suoi sentimenti per Sara
Soldato: non molto legato a Ciccio
Soldato: amichevole e legato a Ciccio
Fausto è meno rigido nei confronti di Sara
Fausto è rigidissimo e scontroso nei confronti di Sara
Brindisi tra Fausto e Sara
Nessun brindisi tra Fausto e Sara
Descrizione dettagliata del tenente Vincenzo in tutte le sue sfaccettature
Descrizione superficiale, data dalle immagini e da alcune affermazioni dei personaggi (es. “un po’ stronzo ma è bono” cit. soldato)
Discorso sull’università, affrontato prima di cena
Discorso sull’università, affrontato dopo la festa
Frase “Il coraggio ce l’ho. Ma la paura è tanta” pronunciata prima di cena
Frase “Il coraggio ce l’ho. Ma la paura è tanta” pronunciata dopo la festa
Vincenzo piange di notte nel corridoio
Vincenzo piange all’alba sul terrazzo
Assenza della foto di Sara nella valigia di Fausto
Presenza della foto di Sara nella valigia di Fausto
Il soldato non spiega  la situazione sentimentale di Sara a Ciccio
Il soldato spiega la situazione sentimentale di Sara a Ciccio
Descrizione degli ambienti molto dettagliata e graduale
Descrizione degli ambienti data in modo immediato dalle immagini



Il regista ha scelto queste variazioni perché si prestavano meglio alla realizzazione della versione cinematografica.

I due soldati, più allegri e coraggiosi, rendono le scene più vivaci e accattivanti e la loro amicizia aiuta lo spettatore a capire alcuni aspetti della storia (ad esempio, i sentimenti di Sara per Fausto) che il lettore del testo di Arpino deve invece scoprire da solo. Inoltre, rispetto all’intreccio del romanzo, la scena risulta anticipata: questa scelta permette al regista di mostrare tanti particolari in un lasso di tempo prolungato.

La descrizione fisica dei due non vedenti non è amara e cruda come quella del libro; la motivazione è di natura estetica, perché in questo modo il regista riesce a rendere piacevole la vista del film.

I protagonisti non ascoltano subito i discorsi tra Fausto e Vincenzo: si crea così una sensazione di suspance negli spettatori, che cominciano a porsi delle domande in merito a questi segreti.

Infine il regista ha deciso di rendere Fausto molto più scontroso, forse per sottolineare il suo desiderio di rimanere indipendente come quando non aveva questo handicap e per mettere in evidenza la determinazione di Sara nel riuscire a conquistarlo.

Susanna Arioli

Nessun commento:

Posta un commento